Come usare la tecnologia della Cavitazione
per accelerare e potenziare i fenomeni naturali
Che senso ha devastare l’ambiente che ci circonda per raccogliere qualche briciola di risorsa quando possiamo utilizzare le nostre tecnologie per vivere alla grande ottenendo, in maniera sostenibile, qualsiasi cosa?
Il nostro obbiettivo è quello di rendere più vivibile il nostro pianeta senza fermare lo sviluppo. Per questo abbiamo messo a punto dei sistemi industriali che trasformino le cause di inquinamento in una fonte di opportunità immediatamente fruibili: materie prime a basso prezzo pronte ad essere ritrasformate mediante ulteriori processi.
Cos’è la Cavitazione
L’acqua ha la possibilità di veicolare numerose sostanze grazie alle sue particolari proprietà chimico-fisiche: elevatissimo potere solvente, alta reattività chimica e considerevole calore specifico. Inoltre, la sua capacità molecolare, due atomi di idrogeno legati ad un atomo d’ossigeno, le permette di comportarsi come un cristallo: non solo allo stato solido (ghiaccio) ma anche allo stato liquido. La cavitazione applicata all’acqua agisce principalmente su questa caratteristica. Attraverso l’implosione violenta delle bolle, provoca la liberazione di ossigeno nascente, permette di eliminare virus e batteri presenti; inoltre, coadiuva la conversione magnetica della calcite (responsabile della formazione di incrostazioni) insolubile in aragonite solubile e non in grado di aggregarsi nella formazione di calcari. Infine, non essendo la struttura molecolare dell’acqua uniforme, la distanza tra le molecole non è mai uguale così come non lo è neppure la reciproca forza di attrazione; vi sono quindi zone o punti di vuoto o sacche di gas (ossigeno, azoto) e corpi estranei, a volte non totalmente bagnati. Come la pressione diminuisce, le sacche di aria si dilatano, il liquido evapora ed il vapore le riempie. La successiva fase di implosione violenta libera l’ossigeno, che può così esercitare tutta la sua azione ossidativa sul substrato organico circostante, mimando l’azione dell’acqua ossigenata. Un altro aspetto fondamentale della cavitazione rispetto a tutti gli altri trattamenti di depurazione e filtraggio dell’acqua consiste nel fatto che con la cavitazione sono le stesse molecole dell’acqua che, superata la fase di implosione, assumono una configurazione cristallina omogenea, che dà all’acqua le caratteristiche originarie della formazione dalla sorgente. Pertanto, a differenza agli altri trattamenti applicabili all’acqua, non si aggiunge o toglie nulla, come ad esempio le resine a scambio ionico per l‘inserimento e sottrazione di ioni o il filtraggio magnetico per sottrarre il ferro, ma al contrario si amplifica e potenzia la naturale capacità dell’acqua a biodegradare ed abbattere agenti patogeni tramite ossidazione. Inoltre, il nostro apparato prevede al suo interno anche un ozonizzatore che potenzia ulteriormente l’ossidazione degli eventuali inquinanti presenti.
IL NOSTRO CAVITATORE
L’ EMPOWERING DEVICE
Il nostro acceleratore di processo, l’EMPOWERING DEVICE, può essere collocato, in base alle esigenze, all’ingresso, in ricircolo oppure all’uscita di una vasca o di un serbatoio. in ricircolo: una pompa aspira la matrice liquida dalla vasca / serbatoio di trattamento, lo invia all’Empowering Device per il trattamento e lo reimmette nella vasca / serbatoio di trattamento in un secondo punto. Con questa configurazione è possibile trattare e migliorare il funzionamento di un impianto esistente riducendo in tempi abbastanza rapidi anche eventuali accumuli di frazioni fibrose della matrice non degradate. PRO: I costi di implementazione sono ridotti al minimo e gli impianti esistenti possono trattare quantità di matrici nettamente superiori prima di venire ridimensionati o affiancati da ulteriori impianti. Questa collocazione presenta lo svantaggio che parte del fluido verrà trattata più volte. allo scarico dalla vasca / serbatoio di trattamento primario: configurazione simile a quella precedente con la differenza che il prodotto viene trattato un’unica volta e scaricato in una seconda vasca per ricevere un successivo trattamento. PRO: Oltre a massimizzare l’efficienza della seconda vasca dove la matrice riceverà un successivo trattamento, questa collocazione permette l’inertizzazione delle cariche microbiche della matrice. Questa collocazione presenta lo svantaggio che i tempi impiegati per trattare il fluido nella prima vasca o serbatoio rimangono gli stessi. trattamento della matrice in ingresso: la matrice al carico può essere miscelata a un vettore idraulico e avviata al cavitatore per la disgregazione prima del carico. A seconda della tipologia di impianti, della tipologia di matrici utilizzate e dell’intensità del trattamento che si intende ottenere, la tecnologia può essere applicata su tutta la matrice caricata o solo su una parte (ESEMPIO nelle biomasse tipicamente quelle caratterizzate da matrici fibrose e particolarmente complesse da degradare). PRO: In tale configurazione l’efficienza del cavitatore è massima se la cavitazione viene applicata a tutta la matrice. Questa collocazione presenta i maggiori vantaggi.
L’EMPOWERING DEVICE, è stato integralmente ideato, sviluppato e realizzato dalla nostra equipe ed è in grado di gestire simultaneamente differenti tipi di cavitazione controllata di cui 5 di natura differente ma che coesistono in maniera armonica al punto tale che non si rilevano vibrazione di rilievo. La sommatoria degli effetti prodotti da ogni cavitazione implementa ulteriormente l’efficientamento dei processi chimico fisici e biologici che si svolgono all’interno dell’apparato comportando un conseguente ulteriore taglio al già esiguo consumo energetico nonché una forte contrazione dei tempi di lavorazione. Un esemplare con un allestimento speciale, predisposto per la sperimentazione e di dimensione 1:1, viene da noi utilizzato fin dall’inizio del 2017 per condurre le sperimentazioni richieste sui campioni dei materiali dei nostri clienti. Il nostro macchinario è corredato di certificati di collaudo e certificazioni internazionali di funzionamento con differenti tipologie di liquidi su differenti processi chimico, fisici e biologici. Ciò che rende il nostro sistema, ad oggi, unico rispetto a quanto il mercato offre nell’ambito della cavitazione controllata è il fatto che sebbene sia già di per sé estremamente difficile controllare una cavitazione, all’interno del nostro apparato si sviluppano numerose e differenti tipologie di cavitazione controllata, di cui almeno una delle quali è di tipo sonico. Il corpo macchina presenta un elemento, con funzioni di miscelatore statico, da noi denominato “Il Cedro” per la peculiare conformazione delle “foglie” costituenti il suo disegno. Questo speciale miscelatore monoblocco, in presenza di processi che contemplino la formazione di elementi chimici cristallini, ha la capacità di favorire la formazione dei Germi di Cristallizzazione, con ulteriore accelerazione delle reazioni chimiche. Ulteriore sensibile miglioria rispetto a quanto finora esistente è rappresentata dalle evidenti minori perdite di carico rispetto a macchinari dotati di motori di analoga potenza installata con conseguente risparmio energetico nell’esercizio: l’EMPOWERING DEVICE consuma solo una frazione dell’energia elettrica richiesta dagli altri cavitatori. Questo è dovuto al fatto che il corpo macchina dell’EMPOWERING DEVICE è strutturato per andare a costituire un vero e proprio “diffusore”, con conseguente recupero di una percentuale della pressione in uscita.
Inoltre, è stata studiata per essere agevolmente e velocemente riconfigurata a seconda dell’utilizzo: alcune sue parti possono essere rimosse qualora si debbano trattare liquidi molto densi e/o viscosi e/o con estese granulosità oppure si possono aggiungere, in entrata o uscita, elementi accessori adatti a pressoché qualsiasi utilizzo. Per di più, in presenza di materia organica, con la cavitazione si ottiene la conseguente parziale destrutturazione fisica, una lisi delle pareti cellulari e il conseguente rilascio del contenuto intracellulare. Azione questa che si traduce in una maggiore disponibilità dei succhi cellulari, in una accelerazione dei processi di idrolisi e, di conseguenza, in una accelerazione del processo di digestione anaerobica nel suo complesso. Nel nostro cavitatore, in base agli esperimenti condotti e certificati da terzi, la velocità di degradazione batterica può accelerare da 4/5 volte ad oltre 10 volte rispetto ai trattamenti convenzionali. Dalle certificazioni eseguite dal Gruppo RINA si evince che il COD delle acque di risulta di un gassificatore viene ridotto del 90% in appena 15 minuti. Il consumo allo spunto si attesta sui 20kWh mentre, a regime, si attesta intorno ai 10kWh. La versione standard può trattare fino a 10 metri cubi di fluido all’ora.
La compattezza, la semplicità d’installazione e d’uso, sono senza ombra di dubbio alcune delle peculiarità del nostro apparato di cavitazione ma è la totale flessibilità di utilizzo che lo rende unico.